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Collaborazioni Internazionali


Codice deontologico ICN 2012

Il Codice deontologico degli infermieri del Consiglio internazionale degli infermieri (ICN)

La traduzione italiana di Cecilia Sironi, rivista da Giliola Baccin, è a cura della Consociazione nazionale delle Associazioni infermiere/i (CNAI), www.cnai.info,
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– ISBN: 978-88-903923-4-4

Il codice internazionale di deontologia per la professione infermieristica fu adottato per la prima volta dal Consiglio internazionale degli infermieri (ICN) nel 1953. Da allora è stato rivisto e riaffermato diverse volte; la più recente revisione si è conclusa con questa versione dell’anno 2012.

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 Premessa

Gli infermieri hanno quattro responsabilità fondamentali: promuovere la salute, prevenire la malattia, ristabilire la salute e alleviare la sofferenza. I bisogni di assistenza infermieristica sono universali.

Il rispetto dei diritti dell’uomo, compresi i diritti culturali, il diritto alla vita e alla scelta, alla dignità e a essere trattati con rispetto, fanno parte integrante dell’assistenza infermieristica. L’assistenza infermieristica rispetta tali diritti e non è influenzabile da fattori riguardanti l’età, il colore, il credo religioso, la cultura, lo stato d’invalidità o di malattia, il genere e l’orientamento sessuale, la nazionalità, l’ideologia politica, la razza o lo stato sociale.

Gli infermieri prestano i loro servizi sanitari alla persona, alla famiglia e alla comunità, coordinandoli con quelli dei gruppi correlati.

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Tutti i diritti, compresi quelli di traduzione in altre lingue, sono riservati. Questa pubblicazione può essere riprodotta e distribuita, per intero o in parte, senza alterazioni e senza un preventivo permesso scritto, a condizione che sia indicata la fonte.

Copyright © 2012, ICN – International Council of Nurses,

3, place Jean-Marteau, CH-1201 Ginevra (Svizzera)

IL CODICE DELL’ICN

Il Codice deontologico del Consiglio internazionale degli infermieri si articola in quattro elementi principali che delineano le norme di condotta deontologica.

 ELEMENTI DEL CODICE

 1. Gli infermieri e le persone

 La responsabilità professionale principale dell’infermiere è nei confronti delle persone che hanno bisogno di assistenza infermieristica.

Nell’esercizio della sua professione, l’infermiere promuove un ambiente in cui siano rispettati i diritti umani, i valori, le consuetudini e il credo religioso della persona, della famiglia e della comunità.

L’infermiere si assicura che la persona riceva informazioni accurate, sufficienti e tempestive e in un modo culturalmente appropriato, su cui basare il consenso all’assistenza e ai trattamenti a essa correlati.

L’infermiere mantiene la riservatezza delle informazioni personali di cui è a conoscenza e le condivide utilizzando la sua capacità di giudizio.

L’infermiere condivide con la società la responsabilità dell’avvio e del sostegno delle iniziative volte a soddisfare i bisogni sociali e sanitari della popolazione, in particolare dei gruppi più vulnerabili.

L’infermiere è a favore dell’equità e della giustizia sociale nell’allocazione delle risorse, nell’accesso all’assistenza sanitaria e ad altri servizi sociali ed economici.

L’infermiere dimostra di possedere valori professionali quali il rispetto, la comprensione, la compassione, la fiducia e l’integrità.

2. Gli infermieri e la pratica

 L’infermiere assume la responsabilità personale e risponde dell’assistenza infermieristica che svolge; deve inoltre mantenere aggiornata a propria competenza attraverso la formazione permanente.

L’infermiere mantiene uno standard di salute personale in modo da non compromettere la capacità di prestare assistenza.

L’infermiere impiega la propria capacità di giudizio quando accetta o delega la responsabilità riguardo alla sua competenza.

L’infermiere esprime sempre una condotta personale che onori la professione e migliori l’immagine e la fiducia della collettività nel personale infermieristico.

Nell’esercizio della sua professione, l’infermiere si assicura che l’uso della tecnologia e delle scoperte scientifiche siano compatibili con la sicurezza, la dignità e i diritti delle persone.

L’infermiere s’impegna a promuovere e a mantenere negli ambienti di lavoro una cultura che promuova il comportamento etico e il dialogo aperto.

3. Gli infermieri e la professione

L’infermiere assume il ruolo principale nella definizione e nell’applicazione di standard accettabili di pratica assistenziale infermieristica, management, ricerca e formazione infermieristica.

L’infermiere contribuisce attivamente a sviluppare il nucleo centrale di conoscenze professionali fondate sulla ricerca che sostenga una pratica basata su prove di efficacia.

L’infermiere contribuisce attivamente a sviluppare e sostenere il nucleo centrale dei valori professionali.

L’infermiere, agendo attraverso l’organizzazione professionale, partecipa alla creazione di un ambiente di lavoro positivo e al mantenimento di condizioni di lavoro sicure ed eque per la professione infermieristica, sia dal punto di vista sociale che da quello economico.

L’infermiere esercita la professione in modo da sostenere e proteggere l’ambiente naturale ed è consapevole delle conseguenze del suo operato sulla salute.

L’infermiere contribuisce a un ambiente organizzativo etico e stimola la discussione su comportamenti e contesti non etici.

4. Gli infermieri e i colleghi di lavoro

 L’infermiere intrattiene relazioni con i colleghi di lavoro, sia appartenenti alla professione infermieristica sia ad altri ambiti, basate sulla collaborazione e il rispetto.

L’infermiere agisce in modo appropriato per salvaguardare le persone, le famiglie e le comunità nel momento in cui la loro salute fosse messa a rischio da un collega o da qualsiasi altra persona.

L’infermiere agisce in modo appropriato per sostenere e guidare i propri colleghi nel promuovere una condotta etica.

Suggerimenti per l’utilizzo del Codice deontologico degli infermieri dell’ICN

Il Codice deontologico degli infermieri dell’ICN è una guida all’agire professionale basata sui valori e sui bisogni sociali. Esso avrà senso solo come documento dinamico se applicato nei diversi ambiti dell’assistenza infermieristica e sanitaria in una società in continua evoluzione.

Per raggiungere il suo scopo, il Codice deve essere compreso, interiorizzato e utilizzato dagli infermieri in tutti gli aspetti del loro lavoro. Deve inoltre essere messo a disposizione degli studenti e degli infermieri durante tutto il loro percorso formativo e la vita lavorativa.

Applicazione degli elementi del Codice deontologico degli infermieri dell’ICN

 I quattro elementi che costituiscono il Codice deontologico degli infermieri dell’ICN – gli infermieri e le persone, gli infermieri e la pratica, gli infermieri e la professione, gli infermieri e i colleghi di lavoro – offrono un quadro di riferimento per le norme di condotta. Le tabelle che seguono aiuteranno gli infermieri a tradurre queste norme nelle situazioni concrete.

Gli infermieri e gli studenti infermieri di conseguenza possono:

  • Studiare le norme che ciascun elemento del Codice propone.
  • Riflettere su ciò che ognuna di queste norme significa per loro. Pensare al modo in cui possono applicare la deontologia nel proprio ambito di assistenza infermieristica: nella pratica, nella formazione, nella ricerca o nel management.
  • Discutere del Codice con i colleghi di lavoro e altri.
  • Ricorrere a un esempio specifico, tratto dall’esperienza, per identificare i dilemmi etici e le norme di comportamento come specificato nel Codice. Indicare su come risolverebbero i dilemmi.
  • Lavorare in gruppi per chiarire il processo decisionale etico e ricercare il consenso sulle norme di comportamento etico.
  • Collaborare con l’associazione infermieristica nazionale, con i colleghi e altri, nell’applicazione continua delle norme deontologiche nella pratica infermieristica, nell’insegnamento, nella ricerca e nel management. 

 Elemento 1 del Codice: GLI INFERMIERI E LE PERSONE

Infermieri impegnati nella pratica infermieristica, nel coordinamento e nella dirigenza dei servizi infermieristici

Infermieri insegnanti e infermieri ricercatori

Associazioni infermieristiche nazionali

Erogare assistenza nel rispetto dei diritti umani, dimostrando sensibilità nei confronti dei valori, delle consuetudini e delle credenze delle persone.

Includere nei curricula dei riferimenti ai diritti umani, all’equità, alla giustizia e alla solidarietà quali fondamenti per l’accesso all’assistenza.

Redigere prese di posizione e linee guida che sostengano i diritti umani e le norme deontologiche.

Frequentare e organizzare momenti di formazione permanente su argomenti di etica e deontologia.

Fornire occasioni d’insegnamento e apprendimento su tematiche etiche e la presa di decisioni etiche.

Esercitare pressioni in favore del coinvolgimento degli infermieri nei comitati etici.

Fornire sufficienti informazioni alla persona assistita per consentirle di dare il consenso informato all’assistenza infermieristica e/o medica ed esercitare il diritto di scegliere o rifiutare il trattamento.

Offrire occasioni d’insegnamento/apprendimento sul consenso informato, la tutela della privacy e la riservatezza, la beneficenza e la maleficenza.

Elaborare linee guida, prese di posizione, documentazione rilevante ed eventi formativi sul consenso informato all’assistenza infermieristica e medica.

Utilizzare dei sistemi di registrazione e di gestione delle informazioni che garantiscano la riservatezza.

Introdurre nei curricula i concetti dei valori professionali.

Inserire i temi della riservatezza e della tutela della privacy nel codice deontologico nazionale degli infermieri.

Garantire e monitorare la sicurezza ambientale nei luoghi di lavoro.

Sensibilizzare gli studenti sull’importanza dell’azione sociale sui temi etici di attualità.

Impegnarsi per tutelare un ambiente sano e sicuro.

 

Elemento 2 del Codice: GLI INFERMIERI E LA PRATICA

Infermieri impegnati nella pratica infermieristica, nel coordinamento e nella dirigenza dei servizi infermieristici

Infermieri insegnanti e infermieri ricercatori

Associazioni infermieristiche nazionali

Stabilire degli standard per l’assistenza infermieristica e creare un ambiente di lavoro che promuova un’assistenza di qualità.

Offrire occasioni d’insegnamento/apprendimento che sensibilizzino alla necessità di aggiornarsi per tutta la vita lavorativa e al mantenimento della competenza nell’esercizio della professione.

Offrire iniziative di formazione permanente attraverso riviste professionali, convegni, formazione a distanza, ecc.

Istituire dei sistemi di valutazione dei risultati professionali, della formazione permanente e di un rinnovo sistematico dell’abilitazione all’esercizio della professione.

Condurre ricerca e diffonderne i risultati che mostrino i nessi tra l’aggiornamento continuo e il mantenimento della competenza nell’esercizio della professione.

Esercitare pressioni per garantire opportunità di formazione permanente e standard di qualità dell’assistenza.

Monitorare e promuovere la salute personale degli infermieri tenendo conto della loro competenza nell’esercizio della professione.

Promuovere l’importanza della salute personale e illustrarne la relazione con gli altri valori.

Promuovere stili di vita sani fra gli appartenenti alla professione infermieristica.

Esercitare pressioni per ottenere luoghi di lavoro sani e servizi per gli infermieri.

 

Elemento 3 del Codice: GLI INFERMIERI E LA PROFESSIONE

Infermieri impegnati nella pratica infermieristica, nel coordinamento e nella dirigenza dei servizi infermieristici

Infermieri insegnanti e infermieri ricercatori

Associazioni infermieristiche nazionali

Stabilire delle norme di comportamento per la pratica professionale, la ricerca, la formazione e il management infermieristici.

Offrire delle occasioni di insegnamento/apprendimento nella formulazione di norme di comportamento per la pratica professionale, la ricerca, la formazione e il management infermieristici.

Collaborare con altri per la definizione di norme di comportamento per la formazione, la pratica, la ricerca e il management infermieristici.

Incoraggiare il sostegno, nei luoghi di lavoro, della conduzione, diffusione e utilizzo della ricerca connessa all’assistenza infermieristica e sanitaria.

Condurre ricerche, diffonderne i risultati e utilizzare la ricerca per far progredire la professione infermieristica.

Elaborare prese di posizione, linee guida e standard per la ricerca infermieristica.

Promuovere la partecipazione degli infermieri alle associazioni infermieristiche nazionali così da creare delle condizioni socio-economiche favorevoli per il personale infermieristico.

Sensibilizzare gli studenti all’importanza delle associazioni professionali infermieristiche.

Esercitare pressioni per ottenere condizioni di lavoro sociali ed economiche che siano eque per gli infermieri. Elaborare prese di posizione e linee guida su tematiche inerenti i luoghi di lav

 

Elemento 4 del Codice: GLI INFERMIERI E I COLLEGHI DI LAVORO

Infermieri impegnati nella pratica infermieristica, nel coordinamento e nella dirigenza dei servizi infermieristici

Infermieri insegnanti e infermieri ricercatori

Associazioni infermieristiche nazionali

Promuovere la consapevolezza dell’esistenza di funzioni specifiche e sovrapposte e della possibilità di tensioni interdisciplinari.

Sviluppare la comprensione dei ruoli degli altri operatori.

Stimolare la cooperazione con altre discipline connesse a quella infermieristica.

Sviluppare dei sistemi, nei luoghi di lavoro, che sostengano i valori etici e i comportamenti professionali comuni.

Far conoscere la deontologia infermieristica alle altre figure professionali.

Sviluppare la consapevolezza sulle questioni deontologiche delle altre professioni.

Sviluppare modalità per salvaguardare la persona, la famiglia o la comunità qualora la loro assistenza fosse messa a rischio dal personale sanitario.

Trasmettere agli studenti la necessità di salvaguardare la persona, la famiglia o la comunità, quando l’assistenza fosse messa a rischio dal comportamento del personale sanitario.

Fornire direttive, prese di posizione e ambiti di discussione sulle questioni legate alla salvaguardia delle persone qualora la loro assistenza fosse messa a rischio dal comportamento del personale sanitario.

 Diffusione del Codice deontologico degli infermieri dell’ICN

Per essere efficace, il Codice deontologico degli infermieri dell’ICN deve diventare familiare a tutti gli infermieri. Vi incoraggiamo a contribuire alla sua diffusione nei corsi di formazione infermieristica, tra gli infermieri che esercitano la professione, attraverso la stampa infermieristica ed altri mass media. Il Codice dovrebbe essere inoltre fatto conoscere alle altre professioni sanitarie, alla collettività, agli utenti dei servizi e ai gruppi che prendono le decisioni, agli organismi di difesa dei diritti umani e ai datori di lavoro degli infermieri. 

Glossario dei termini usati nel Codice deontologico degli infermieri dell’ICN

 

Collega di lavoro

Altri infermieri e altri lavoratori e professionisti che operano in ambito sanitario o in altri ambiti.

Famiglia

Un’unità sociale composta da membri legati tra loro per consanguineità, parentela o relazioni affettive o legali.

Gruppi correlati

Altri infermieri, altro personale dedicato all’assistenza sanitaria o professionisti che offrono servizi alla persona, alla famiglia o alla collettività e che operano per il raggiungimento degli obiettivi desiderati.

Informazioni personali

Informazioni riguardanti la sfera privata della persona o della famiglia ottenute durante il contatto professionale che, se rivelate, potrebbero violare il diritto alla privacy, causare disagio, imbarazzo o danno alla persona o alla famiglia.

L’infermiere condivide con la società

L’infermiere, in quanto professionista sanitario e cittadino, intraprende e sostiene azioni appropriate per soddisfare i bisogni sanitari e sociali della collettività.

Rapporto di collaborazione

Una relazione professionale, basata su azioni e comportamenti collegiali e reciproci, che mira a raggiungere certi obiettivi concordati insieme.

Salute personale

Benessere mentale, fisico, sociale e spirituale dell’infermiere.

 

International Council of Nurses

3, place Jean-Marteau

1201 Geneva, Switzerland

Tel. +41 (22) 908 01 00

Fax +41 (22) 908 01 01

email:
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www.icn.ch

 

Consociazione nazionale delle Associazioni infermiere/i

Sede operativa

tel. 02 58325428

Fax 02 58325428

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www.cnai.info

 

Codice deontologico ICN 2012 versione pdf

Codice Deontologico ICN 2005


EFNNMA

European Forum of National Nursing and Midwifery Associations

Forum Europeo delle Associazioni Nazionali Infermieristica e Ostetricia

 

vai al sito

Ricooscendo il valore del dialogo e un’azione comune per promuovere l’assistenza sanitaria e la salute in Europa, 26 associazioni nazionali di infermieri ed ostetriche e l’OMS/Europa hanno firmato una dichiarazione di intenti nel novembre 1996 per formare il Forum Europeo delle Associazioni Nazionali Infermieristica Ostetricia (EFNNMA). EFNNMA funge da collegamento tra i decisori politici nazionali e internazionali e 6 milioni di infermieri ed ostetriche nella Regione Europea dell’OMS (che costituiscono il più grande gruppo di operatori sanitari in quasi tutti i paesi).


EFNNMA mira a:

  • contribuireeinfluenzare il dibattitosul miglioramento della saluteelaqualità dell’assistenza sanitariain Europa;
  • rafforzaree promuovere lo scambiodi informazioni, ideee politichetra le associazioni nazionali infermieristiche/ostetriche e l’OMS;
  • sostenere l’integrazionedi politiche adeguate, in linea conla Filosofia Salute per Tutti nella pratica infermieristica ed ostetrica nell’educazione di base, post-laurea e formazione continua infermieristica e ostetrica;
  • formularedichiarazioni di consenso/politichee  raccomandazioniin materia di salute sull’assistenza infermieristica/ostetricache possono essere usateper svilupparestrategie nazionalidi politica sanitaria a livello nazionale;
  • avviare progettiper implementarel’evidence-based practice nell’infermieristica/ostetriciae realizzazione di progettipilotasoggetti afontidi finanziamento adeguate.

 Il lavoro di EFNNMA si basa sui principi operativi adottati dopo la sua fondazione nel 1996. Il comitato direttivo è eletto in occasione delle riunioni annuali e si riunisce quattro volte l’anno.

Il 16° incontro annuale si è svolto a Copenaghen presso l’OMS Ufficio Regionale per l’Europa dal 29-30 marzo 2012.

Maggiori informazioni

16° Riunione Annuale del Forum Europeo delle Associazioni Nazionali Infermieristica Ostetricia e OMS (EFNNMA e WHO)

Principioperativi


ENSA

European Nursing Student Association.

L’ENSA è un’organizzazione per la cooperazione tra studenti di organizzazioni infermieristiche nazionali o collegi di infermieristica in Europa. Lo scopo di ENSA è quello di riunire rappresentanti europei e studenti infermieri provenienti da tutti i paesi europei.

Vogliamo discutere entrambe le parti pratiche e teoriche della nostra educazione, guardiamo le differenze e le somiglianze, dare e ricevere consigli, e amiamo capire il mondo della professione infermieristica.

È un modo di stimolare l’altro per cercare di cambiare situazioni avverse. La solidarietà è, quindi, essenziale per la qualità all’interno del gruppo, ed i membri possono beneficiare prendendone parte.

ENSA è un organo consultivo e segue le politiche nazionali dei membri.

Gli obiettivi principali di ENSA sono:

• promuovere il più alto livello di istruzione per gli studenti europei in modo che, di conseguenza, vengano promossi e mantenuti  i più alti standard di cura e di assistenza sanitaria per gli individui, senza restrizioni da condizioni di razza, credo, colore, politica e stato sociale

• Promuovere ulteriormente l’interesse degli studenti infermieri e incoraggiare alti ideali professionali fra loro

• promuovere e favorire la comprensione internazionale tra gli studenti infermieri

• consigliare, se richiesto, la creazione e lo sviluppo di studenti organizzazioni nazionali infermieristiche.

Tutto il nostro lavoro è fatto da membri di ENSA su base volontaria.

Ogni anno, ENSA organizza una conferenza professionale e Assemblea generale in uno dei Paesi membri. Il tema della conferenza varia, ma ha a che fare con i problemi all’interno della professione infermieristica e dell’educazione. Al AGM (Annual General Meeting) vengono eletti nuovi rappresentanti.

 

Tutti i paesi terzi sono invitati a partecipare alle attività e incontri dell’ENSA.

Per contatti scrivere a  n Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E’ necessario abilitare JavaScript per vederlo. ” style=”line-height: 150%;”>
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 esiste anche un gruppo facebook attivo.

L’ENSA fa parte del Student Network dell’ICN

 


Girl Child Education Fund

 

In occasione del 6° World AIDS Orphans Day, il Consiglio Internazionale degli Infermieri (ICN) e la Fondazione Internazionale Florence Nightingale intendono far conoscere il progetto Girl Child Education Fund, rivolto a sostenere l’istruzione primaria e secondaria delle bambine che vivono nei paesi in via di sviluppo i cui genitori – uno dei quali infermiere – sono deceduti a causa dell’A.I.D.S.


 Girl Child Education Fund E’ stato realizzato nel maggio 2005 per sostenere l’istruzione primaria e secondaria delle bambine orfane con età inferiore ai 18 anni; con questo finanziamento sono pagati la retta della scuola, i libri e le divise. 
L’ICN collabora con le Associazioni Infermieristiche nazionali per assicurare che i contributi economici siano impiegati unicamente a tale scopo. Ogni bambina o ragazza inclusa nel progetto viene affiancata da una collega dell’Associazione infermierista locale che la segue personalmente monitorando i suoi progressi scolastici.

 


La storia di una ragazza
Mia madre era un’infermiera e lavorava nell’ospedale del distretto, ma nel 1998 ha cominciato ad avere problemi di salute. Subiva ripetuti ricoveri e il reddito familiare non consentiva il pagamento delle spese. Nel 2003 anche le condizioni di salute di mio padre hanno cominciato a peggiorare; ho pensato che fosse a causa della tensione accumulata stando al capezzale di mia madre. Nel giugno del 2004 ho scoperto che mia madre era affetta da A.I.D.S. Questo è stato molto doloroso, assieme alla consapevolezza che saremmo rimasti orfani. La mia paura è stata grande. Sei mesi più tardi, nel giorno di Natale, mia madre è morta. Tre giorni dopo, ho ricevuto i risultati scolastici. Avevo superato gli esami e potevo frequentare la scuola secondaria. Sebbene mio padre stesse male, ha lavorato affinché potessi iscrivermi al primo trimestre. Nel tempo non ha potuto garantirmi anche il secondo trimestre e sono stata costretta a lasciare la scuola. Ho cominciato così a cercare lavoro come domestica. Mio padre è morto nel novembre del 2005. Due giorni dopo il funerale, sono giunte buone notizie.  Una collega di mia madre ci ha informati che l’Associazione Nazionale degli Infermieri del Kenya mi aveva scelto per beneficiare del Girl Child Education Fund. Era troppo bello per essere vero.Quando così il trimestre scolastico è cominciato, la collega di mia madre mi ha accompagnato a scuola; è stata sempre presente facendomi avvertire meno la mancanza dei miei genitori. La tassa scolastica è stata pagata e ho potuto frequentare senza interruzioni. Ho una nuova divisa e posso consumare i pasti a scuola. Ringrazio Dio per questo.  Il Girl Child Education Fund mi ha consentito un importante cambiamento. Mi consente di studiare e di diventare una professionista per contribuire alla vita di molte altre persone come gli infermieri della Associazione del Kenia hanno contribuito  alla mia vita.

Grazie per questo nobile progetto.

 


Perché aiutare le bambine?
L’istruzione delle bambine gioca un ruolo chiave nei confronti della condizione sanitaria e sociale. Consente di abbassare i tassi di mortalità infantile e di fertilità, di migliorare la salute e la nutrizione, di rendere possibile un reddito più alto, una miglior equità tra i sessi e un aumento delle probabilità che le generazioni seguenti saranno, a loro volta, istruite. A causa delle condizioni di povertà, di malattia, di pratiche culturali in uso, del timore e della violenza diffusi, le bambine rappresentano il 60% sul totale dei bambini che non frequentano la scuola, stimato in 113 milioni.
La maggior parte di questi bambini vive nell’Africa sub-sahariana.
 

Perché Girl Child Education Fund aiuta i bambini orfani?
La condizione di orfano rappresenta un’importante barriera nel realizzare la parità tra i sessi nell’ambito dell’istruzione.  L’Africa sub-sahariana, epicentro della pandemia dell’A.I.D.S., è l’unica regione in cui il numero di bambini soli sta aumentando. Si sta raggiungendo il numero di 16 milioni di orfani come conseguenza della drammatica diffusione dell’AIDS e, secondo UNAIDS, solo 700.000 bambini stanno ricevendo un qualche tipo di aiuto. Questi sono in genere i primi ai quali viene negata l’istruzione quando i parenti rimasti non possono permettersi di istruirli; le bambine in particolare sono le prime ad interrompere gli studi affinché possano curare gli altri bambini a casa. Frequentemente l’istruzione viene negata anche per i pregiudizi che continuano ad essere diffusi nei confronti delle persone affette da A.I.D.S.
Quante bambine sono state aiutate?
Nel 2006 il Girl Child Education Fund ha consentito il sostegno di 40 bambine in Kenya, nello Swaziland, in Uganda e in Zambia. Il Consiglio Internazionale degli Infermieri con le Associazioni infermieristiche nazionali assicura la protezione della dignità e riservatezza dei beneficiari poiché non vi è rapporto diretto tra il donatore e i bambini. Il progetto riesce a garantire ai bambini la conclusione della scuola secondaria. Una recente donazione dalla Stephen Lewis Foundation ha consentito quest’anno di aumentare gli aiuti per assicurare l’istruzione ad altre 160 bambine.

Come puoi aiutare?  

  • $200 ogni anno o $16,60 ogni mese per garantire l’istruzione ad una bambina iscritta alla scuola primaria in un paese dell’Africa sub-sahariana
  •  $600 ogni anno o $50 ogni mese per garantire l’istruzione ad una bambina iscritta alla scuola secondaria in un paese dell’Africa sub-sahariana
  • $5.000 per garantire l’istruzione di una ragazza per tutto il ciclo scolastico.

 Il contributo può essere versato online attraverso il sito www.fnif.org/girlfund.htm o direttamente sul seguente modulo

La Consociazione Nazionale delle Associazioni Infermiere/i, affiliata al Consiglio Internazionale degli Infermieri, si fa promotrice di questa iniziativa presso gli Infermieri italiani ed altre Istituzioni sanitarie condividendone gli importanti scopi. 

Consociazione Nazionale delle Associazioni Infermiere/Infermieri

c/o A.R.L.I. Via Trebbia, 9 20135 MILANO

Tel. e Fax. 02 58325428


I servizi sanitari

Le posizioni dell’I.C.N.


 

Lo sviluppo delle risorse umane nell’ambito dei servizi sanitari

 

La presa di posizione dell’I.C.N.
L’I.C.N. ritiene che lo sviluppo delle risorse umane nei servizi sanitari richieda un approccio interdisciplinare ed intersettoriale che riconosca i ruoli complementari dei diversi protagonisti e metta in luce il contributo delle diverse discipline. I protagonisti, in particolare, sono identificabili nei consumatori, nei professionisti, negli insegnanti, nei ricercatori, nei datori di lavoro, nei dirigenti, negli organismi governativi e finanziari, negli organismi professionali.

Nello stesso modo, l’I.C.N. riconosce che, in questa materia, modelli di pianificazione e sistemi informativi integrati e globali costituiscano il risultato dei processi di consultazione nelle diverse realtà.

Nel caso in cui si istituiscano nuove categorie di operatori sanitari o siano introdotti cambiamenti nell’assegnazione dei ruoli, le conseguenze che possono derivarne per le risorse umane, a livello locale e nazionale, devono essere identificate e previste fin dall’inizio, comprendendo l’impegno economico necessario e il loro impatto sull’organizzazione. La pianificazione di nuove categorie dovrà tenere conto:

  • dei bisogni e delle priorità nella cura e nell’assistenza,
  • delle competenze dei singoli professionisti sanitari presenti,
  • dei cambiamenti apportati nell’ambito di tali competenze, conseguenti all’introduzione di nuovi ruoli,
  • delle conseguenze nell’ambito della formazione e nel campo di applicazione,
  • dei fattori di qualità ed efficacia quando si assumono decisioni relativamente all’ambito infermieristico,
  • del concetto di equità come valore fondamentale del sistema sanitario,
  • delle conseguenze indotte nell’organizzazione, gestione, fornitura e finanziamento dei servizi,
  • delle implicazioni nell’ambito della regolamentazione,
  • degli effetti sulle responsabilità dei professionisti che già operano nei sistemi sanitari,
  • dell’effetto provocato sui piani di carriera dei professionisti sanitari già esistenti stante i piani di carriera di cui disporranno le nuove categorie.

Per assicurare una partecipazione efficace della professione infermieristica allo sviluppo delle risorse umane, impiegate nel settore sanitario, occorre identificare quanto è fondamentale l’assistenza infermieristica e il modo in cui si articola per evitare sovrapposizioni tra il lavoro svolto dall’infermiere e quello svolto da altre professionalità.

L’I.C.N. ritiene che la professione deve costantemente valutare le conseguenze, per l’assistenza infermieristica e gli infermieri, dei cambiamenti, previsti e non previsti, che i servizi sanitari subiscono. Una valutazione continua del contributo degli infermieri alla tutela della salute così come la ricerca permanente, in questo campo, costituisce una parte significativa dei processi di sviluppo delle risorse umane nel settore sanitario. Questo approccio dovrebbe, in particolare, includere la raccolta di dati riguardanti la pratica e la sperimentazione, sulla base di prove di efficacia.

Le Associazioni nazionali infermieristiche, membri dell’I.C.N., unitamente alle altre organizzazioni professionali, devono:

  • identificare i principali argomenti di riflessione inerenti alla domanda e l’offerta di personale infermieristico prendendo in considerazione i fattori che influenzano le assunzioni, il mantenimento al lavoro e i trasferimenti;
  • comprendere il significato della presenza degli infermieri nell’ambito della politica sanitaria, nelle decisioni assunte, nella progettazione, nell’amministrazione e nel controllo, a tutti i livelli, dello sviluppo delle risorse umane nel settore sanitario. Gli infermieri dovrebbero partecipare agli studi e alle valutazione riguardanti i ruoli delle diverse figure che operano in ambito sanitario e, conseguentemente, ai momenti decisionali riguardanti queste stesse figure, siano esse di istituzione non recente o nuova.
  • aiutare gli infermieri ad acquisire o migliorare le competenze nel campo della ricerca per intraprendere indagini e quindi utilizzare i risultati come riferimento per decisioni riguardanti lo sviluppo delle risorse umane in ambito sanitario;
  • avviare una discussione pubblica sulle risposte da fornire alle richieste riguardanti i servizi sanitari;
  • promuovere come misura positiva, all’interno dei programmi di assunzione e mantenimento del personale, la realizzazioni di rapporti professionali qualitativamente validi, soprattutto per quanto concerne le opportunità offerte nell’ambito della valutazione e dello sviluppo professionale unitamente a sistemi di remunerazioni giusti;
  • riconoscere la diversità culturale presente nella società anche nello sviluppo delle risorse umane del settore sanitario.

Le informazioni di base
La capacità di un paese di raggiungere il miglior livello sanitario possibile dipende, in larga misura, dalla disponibilità di personale sanitario sufficiente, sia come quantità sia come qualità, per fornire prestazioni efficaci. L’obiettivo dello sviluppo delle risorse umane è quello di assicurare la qualità, la quantità, la corretta distribuzione per poter rispondere ai bisogni sanitari, nell’ambito di un contesto favorevole, attraverso una pratica sicura ed efficace. Fra i fattori che influenzano le decisioni concernenti le quantità, le categorie e la distribuzione delle diverse figure sanitarie, si rilevano:

  • il progresso nel campo delle scienze e della tecnologia, le trasformazioni subite dai sistemi sanitari ospedalieri e territoriali, i cambiamenti demografici e la comparsa di nuovi problemi sanitari,
  • una maggior consapevolezza del pubblico per quanto attiene alla disponibilità di servizi sanitari che, a sua volta, si traduce in una maggior domanda di servizi;
  • l’alto costo delle cure e dell’assistenza infermieristica, la riduzione delle risorse destinate all’ambito sanitario con conseguente rivalutazione delle priorità e istituzione di nuove categorie di operatori;
  • le leggi sul lavoro, i requisiti derivanti dalla regolamentazione professionale, le norme e i regolamenti del servizio pubblico, le politiche riguardanti lo sviluppo delle risorse umane e le politiche nazionali sullo sviluppo della sanità.

·  Posizione rivista ed adottata nel 1999.

Prese di posizione attinenti:

·  Il governo della pratica infermieristica

·  La protezione del titolo di “infermiere”

·  Il personale ausiliario o di supporto

·  Il benessere socio-economico degli infermieri

·  Le modalità per trattenere al lavoro gli infermieri ed evitare i trasferimenti internazionali.

 

Gli infermieri e l’assistenza sanitaria di base

La presa di posizione dell’I.C.N.
L’I.C.N. ritiene che l’equità e l’accesso ai servizi sanitari di base, in particolari quelli infermieristici, siano condizioni indispensabili per migliorare la salute e il benessere delle persone.

Con le Associazioni infermieristiche nazionali, l’I.C.N. si impegna in favore del diritto di disporre di servizi equi ed efficaci e approva la Dichiarazione di Alma Ata1 sull’assistenza sanitaria di base, intesa come modalità per raggiungere un livello di salute che potrà consentire alle persone di condurre una vita socialmente ed economicamente produttiva.

A livello nazionale ed internazionale, l’I.C.N. e le sue Associazioni membri collaborano con i governi e le organizzazioni non governative per assicurare la realizzazione di servizi di sanità primaria più efficaci. Nella pianificazione e realizzazione dei servizi di assistenza sanitari di base, l’I.C.N. sottolinea, in modo rilevante, la necessità di aderire ai seguenti principi:

  • I servizi sanitari devono essere accessibili a tutti, su base egualitaria, consigliando principalmente: la partecipazione delle persone e della comunità alla progettazione e alla realizzazione dei servizi; un forte impegno verso la prevenzione delle malattie e la promozione di salute; l’utilizzo di tecnologie appropriate e non costose; la promozione di un approccio multidisciplinare per la realizzazione del benessere sociale.
  • In materia di assistenza sanitaria, l’accento deve essere posto sull’individuo, la famiglia e il gruppo che hanno la necessità di ricevere servizi per la promozione di salute, la protezione dalla malattia e dall’inabilità, la cura, la riabilitazione, una morte serena e dignitosa.
  • La formazione dei professionisti sanitari deve seguire criteri scientifici ed etici.
  • I professionisti sanitari devono rispettare il diritto della persona, della famiglia e della comunità di prendere decisioni riguardanti le cure e l’assistenza proposti.
  • I risultati della ricerca e dei progressi tecnologici devono dare benefici direttamente i pazienti e gli altri utenti dei servizi sanitari.

Le informazioni di base
La popolazione mondiale affronta un futuro in cui la salute ed il benessere possono essere influenzati negativamente dai rapidi sviluppi della tecnologia, dalla riduzione delle risorse naturali e dalla degradazione ambientale, dalla crescita demografica, dall’effetto derivante da nuovi problemi di salute (per esempio: AIDS) e dalle malattie che si prolungano nel tempo (per esempio: malaria).

Altri fattori, come l’invecchiamento della popolazione e l’aumento del numero di persone affette da malattie croniche e terminali, determinano una crescente domanda di servizi sociali e sanitari.

Nel 1978, l’I.C.N. ha dichiarato il suo sostegno all’assistenza sanitaria di base e la relativa intenzione di cooperare, ai livelli nazionali ed internazionali, con le organizzazioni governative e non governative per rendere tale assistenza una realtà effettiva con lo scopo di soddisfare i bisogni sanitari della popolazione.

Negli anni seguenti, l’I.C.N. e le Associazioni infermieristiche nazionali hanno operato affinché l’assistenza sanitaria di base fosse inclusa nella formazione dei professionisti sanitari, nella pianificazione e nell’erogazione dei servizi, nell’ambito di un processo di ricerca e valutazione continuo. Numerose Associazioni promuovono iniziative per integrarla nella pratica e nella politica infermieristica.

Gli infermieri sono il gruppo principale, tra i professionisti sanitari, in grado di fornire servizi di base a tutti i livelli mantenendo in relazione gli individui, le famiglie, la comunità ed il resto del sistema sanitario. Operando con altri membri della équipe sanitaria, di altri settori o singolarmente, gli infermieri valutano le nuove modalità per accrescere il benessere e migliorare la salute prevenendo la malattia e la disabilità. Gli infermieri contribuiscono a migliorare l’equità e l’accesso ai servizi sanitari apportando un valore aggiunto qualitativo ai risultati dell’assistenza.

Posizione adottata nel 2000.

Prese di posizioni attinenti:

·  La partecipazione degli infermieri a tutte le fasi dei processi decisionali e all’elaborazione delle politiche sanitarie.

 

La partecipazione degli infermieri a tutte le fasi dei processi decisionali e all’elaborazione delle politiche sanitarie

La presa di posizione dell’I.C.N.
Gli infermieri forniscono un importante contributo nei processi decisionali e nelle progettazioni dei servizi sanitari nonché nell’elaborazione di politiche sanitarie appropriate ed efficaci. Possono e devono partecipare alla politica interessandosi degli aspetti che attengono alla salute.

Inoltre gli infermieri sono coinvolti nella progettazione strategica, nell’assegnazione dei fondi, nella pianificazione, nell’assegnazione efficiente delle risorse, nella gestione e valutazione dei programmi e dei servizi. Devono assumersi le loro responsabilità nei processi decisionali e nell’elaborazione di politiche riguardanti i servizi sanitari unitamente a quanto concerne allo sviluppo professionale conseguente.

Le organizzazioni professionali infermieristiche hanno la responsabilità di promuovere e sostenere la partecipazione degli infermieri negli organismi e comitati locali, nazionali ed internazionali, incaricati di assumere decisioni ed elaborare politiche nel campo sanitario. Le organizzazioni professionali devono, inoltre, garantire che gli infermieri, per poter assumere questi ruoli, siano adeguatamene preparati.

Le informazioni di base
Per la relazione che si viene ad instaurare tra gli infermieri, i pazienti e le loro famiglie, si ritiene che questi professionisti possano contribuire, in modo unico, ad interpretare le esigenze e le aspettative della popolazione in materia di sanità. Sono, inoltre, coinvolti nei processi decisionali come nella pratica e nella gestione. Utilizzano i risultati della ricerca per contribuire alle decisioni riguardanti servizi di qualità. Conducono, in ambito sanitario ed infermieristico, indagini che concorrono ad orientare le politiche. Poiché gli infermieri sono spesso coordinatori di attività fornite da altri operatori, partecipano, attraverso la loro conoscenza ed esperienza, alla progettazione strategica ed all’utilizzazione efficiente delle risorse.

Per partecipare alla pianificazione strategica e ai processi decisionali in campo sanitario, come alla predisposizione di politiche sanitarie, gli infermieri devono potere dimostrare il loro valore e convincere del contributo che possono apportare. Come conseguenza si potrà avere un miglioramento e uno sviluppo della formazione infermieristica nell’ambito della gestione e della direzione, soprattutto per quanto concerne la comprensione dei processi politici e governativi.

Altra conseguenza potrà essere l’aumento degli incarichi di direzione, sia nell’ambito dei servizi infermieristici sia in altri servizi sanitari, e l’incoraggiamento a partecipare alle questioni politiche e sociali anche per migliorare e promuovere l’immagine della professione infermieristica.

L’I.C.N. e le Associazioni infermieristiche nazionali promuovono e sostengono tutti gli sforzi volti a migliorare la preparazione degli infermieri per quanto attinente alla gestione, direzione e pianificazione politica. Questa preparazione dove essere la più vasta possibile includendo lo sviluppo della conoscenza e delle abilità per l’influenzare il cambiamento, partecipare ai processi politici e decisionali, formare collaborazioni, utilizzare media e altri mezzi comunicativi.

Le organizzazioni professionali infermieristiche devono impiegare un certo numero di strategie per contribuire allo sviluppo di politiche efficaci. Devono soprattutto sorvegliare sulle assegnazioni degli infermieri nei servizi; integrare nuovi modelli e nuove strategie di gestione; promuovere incessantemente un’immagine positiva dell’assistenza infermieristica e della professione; diffondere le conoscenze e i risultati della ricerca; realizzare e mantenere relazioni adeguate con organizzazioni governative e non governative per sviluppare rapporti collaborativi duraturi.

Da parte sua, l’I.C.N. promuoverà e fornirà tutte le informazioni disponibili riguardanti il contributo della professione infermieristica nei processi decisionali e nell’elaborazione delle politiche in campo sanitario.

Posizione adottata nel 2000.

Prese di posizioni attinenti:

·  La gestione dell’assistenza infermieristica e dei servizi socio-sanitari

·  I servizi sanitari accessibili, finanziati da fondi pubblici.

 

La promozione del valore e della convenienza dei servizi infermieristici

La presa di posizione dell’I.C.N.
E’ evidente che l’assistenza infermieristica costituisca, nell’ambito dei servizi sanitari, una risorsa efficace nonostante sia spesso sotto valutata e sotto utilizzata.

Gli infermieri devono impegnarsi nel dimostrare chiaramente il valore e la convenienza dell’assistenza infermieristica, innanzitutto alle persone assistite, agli altri professionisti e a coloro che assumono decisioni in materia di politica sanitaria, ai diversi livelli. Devono inoltre essere in grado di negoziare e saper sostenere le richieste relative alle risorse necessarie per assistere, con modalità sicure, l’utente.

Gli infermieri hanno la responsabilità di condurre ricerche e di sviluppare i modelli innovatori per l’erogazione dell’assistenza, in grado di rafforzare l’efficacia della professione infermieristica relativamente alla progettazione, all’amministrazione e allo sviluppo di politiche.

La formazione infermieristica, in particolare i programmi che riguardano lo sviluppo della leadership, devono aiutare gli infermieri ad acquisire conoscenze per poter dimostrare il valore e la convenienza dell’assistenza infermieristica per i servizi sanitari. Le istituzioni deputate alla formazione infermieristica e gli organismi che regolamentano la professione dovrebbero rivedere regolarmente i programmi di studi per accertare l’inserimento di un insegnamento riguardante il valore e la convenienza dell’assistenza infermieristica.

Le Associazioni nazionali infermieristiche hanno un ruolo importante nell’influenzare e nel determinare le politiche sanitarie in grado di promuovere il valore e la convenienza dell’assistenza infermieristica.

Le Associazioni nazionali infermieristiche devono elaborare delle strategie volte a sostenere attivamente la partecipazione degli infermieri ai processi decisionali nonché la ricerca in campo sanitario ed infermieristico per dimostrare il valore e la convenienza dell’assistenza infermieristica per i servizi sanitari. Gli infermieri devono esigere la loro partecipazione alla formulazione delle politiche sanitarie, a tutti i livelli.

In un contesto in cui i bisogni di salute sono crescenti ed i costi dei servizi sanitari risultano sempre più elevati, gli infermieri devono assumersi la responsabilità di esaminare e valutare i costi delle loro attività e dei loro risultati per la salute delle persone assistite.

Gli infermieri, in particolare la leadership della professione, devono avere una buona comprensione dello scopo e della natura della riforma sanitaria e del contributo che la professione può apportare a tutti i livelli del sistema sanitario, come nella progettazione, nell’amministrazione e nello sviluppo di politiche rivolte ai servizi. Nei casi in cui la riforma sanitaria sia in fase di progettazione, i dirigenti infermieristici devono svolgere un ruolo di guida per quanto concerne l’elaborazione di una politica che tenga in considerazione la pertinenza, la natura e l’obiettivo della riforma sanitaria stessa.

L’I.C.N. e le Associazioni membri possono aiutare gli infermieri a sviluppare la competenza che consentirà loro di promuovere il contenimento dei costi nella sanità, in particolare:

  • promovendo il ruolo della professione e dell’assistenza infermieristica come risorsa essenziale per garantire la convenienza dell’assistenza sanitaria;
  • offrendo agli infermieri opportunità di formazione per acquisire le conoscenze necessarie in materia di politiche sanitarie, principi economici, budget, stanziamenti e utilizzo di risorse in campo sanitario;
  • sostenendo lo sviluppo della leadership infermieristica che insiste sul ruolo degli infermieri nell’ambito della gestione delle risorse, dei processi decisionali e dell’elaborazione delle politiche;
  • promovendo e sostenendo le attività di ricerca e valutazione in grado di correlare le metodologie di definizione dei costi con i risultati ottenuti in ambito sanitario ed infermieristico;
  • consigliando lo sviluppo dei sistemi informativi che consentono il confronto tra i risultati ottenuti con modelli assistenziali diversi, per individuare, tra questi, i migliori;
  • favorire la diffusione delle informazioni e lo sviluppo dei risultati della ricerca riguardanti la convenienza, le strategie di riduzione dei costi e le norme di buona pratica;
  • creando reti professionali per favorire la collaborazione, lo scambio di idee ed informazioni per promuovere la convenienza e la qualità;
  • favorendo l’equità, nei termini e nelle condizioni, nell’ambito dei servizi infermieristici, per riconoscere e sostenere il loro ruolo nella promozione della convenienza e della qualità dell’assistenza infermieristica in un contesto multidisciplinare.

Posizione rivista ed adottata nel 1999.

Prese di posizioni attinenti:

·  Il governo della pratica infermieristica

·  Servizi sanitari accessibili, finanziati da fondi pubblici

·  La partecipazione degli infermieri a tutte le fasi dei processi decisionali e all’elaborazione delle politiche sanitarie.

Pubblicazioni dell’I.C.N.:

·  Il costo dei servizi infermieristici, Rapporto del Gruppo di esperti dell’I.C.N. sul calcolo dei costi dei servizi infermieristici, Ginevra, I.C.N., 1992

·  Il rapporto costi/efficacia dei servizi sanitari, Direttive per le Associazioni nazionali infermieristiche e altri gruppi interessati, Ginevra, I.C.N., 1993

·  Qualità, costi e assistenza infermieristica, Documento Giornata Internazionale degli Infermieri , Ginevra, I.C.N., 1993.

·  Direttive concernenti la pianificazione delle risorse professionali, Ginevra, I.C.N., 1994

·  La pianificazione del personale infermieristico: documento di riferimento, Ginevra, I.C.N., 1994

·  La preparazione degli infermieri coordinatori e dirigenti nella gestione dei servizi sanitari, Ginevra, I.C.N., 1990.

 

La sicurezza dei pazienti

La presa di posizione dell’I.C.N.
La sicurezza dei pazienti è un aspetto fondamentale della qualità dell’assistenza sanitaria ed infermieristica. Per l’I.C.N., il miglioramento della loro sicurezza esige l’avvio di una serie di azioni nei seguenti campi: assunzione, formazione e aggiornamento dei professionisti; miglioramento degli interventi riguardanti la sicurezza ambientale e la gestione del rischio, compreso il controllo delle infezioni; utilizzo corretto dei farmaci; abbigliamento e strumentazione sicuri; sicurezza nella pratica assistenziale; sviluppo di un corpo di conoscenze scientifiche centrate sulla sicurezza di pazienti e sulle infrastrutture necessarie al suo miglioramento.

Gli infermieri si devono confrontare con la questione riguardante la sicurezza dei pazienti in tutti i campi in cui operano. Ciò include l’informazione data ai malati e alle persone a loro vicine, i rischi e la loro prevenzione, la promozione della sicurezza dei pazienti e la segnalazione degli eventi negativi.

L’identificazione precoce dei rischi è molto importante per prevenire incidenti in quanto rende evidente l’esistenza di una cultura basata sulla fiducia, sull’onestà, sull’integrità e sulla comunicazione fra i pazienti ed i professionisti che operano nei sistemi sanitari. L’I.C.N. è favorevole ad un approccio aperto e trasparente che evita la colpevolizzazione ed è teso ad attuare le misure necessarie alla correzioni dei fattori, umani o legati al sistema, al loro nascere per evitare eventi indesiderabili.

L’I.C.N. si dichiara preoccupato per la grave minaccia che riguarda la sicurezza dei pazienti e la qualità dei servizi, derivante dalla ridotta presenza di personale qualificato. La mancanza, in particolare di infermieri, costituisce una precisa minaccia particolarmente seria.

L’I.C.N. ritiene che gli infermieri e le Associazioni nazionali infermieristiche abbiano precise responsabilità sui seguenti aspetti:

  • informare i pazienti e le famiglie dei rischi potenziali esistenti,
  • segnalare gli eventi negati alle autorità competenti,
  • essere parte attiva nella valutazione della sicurezza e della qualità dell’assistenza,
  • migliorare la comunicazione con i pazienti ed altri professionisti,
  • collaborare per ottenere l’assunzione di personale sufficiente,
  • sostenere le misure che migliorano la sicurezza del paziente,
  • promuovere programmi rigorosi per il controllo delle infezioni,
  • esigere modalità di trattamento standardizzate e protocolli destinati a minimizzare il rischio di errore,
  • entrare in contatto con le associazioni professionali di farmacisti, medici di base ed altri professionisti per migliorare il confezionamento e le modalità di identificazione dei farmaci,
  • collaborare con i sistemi di sorveglianza nazionali per raccogliere gli eventi negativi, analizzarli e trarre insegnamento da quanto si è verificato,
  • mettere a punto meccanismi, per esempio con l’accreditamento, in grado di identificare gli aspetti di eccellenza in materia di sicurezza del paziente.

Contesto
Gli interventi sanitari sono sicuramente realizzati per la salute delle persone assistite, ma vi è sempre un elemento di rischio poiché errori o eventi indesiderati si possono verificare. Queste situazioni sono dovute ad una combinazione complessa di processi, tecnologie, fattori umani. Un evento indesiderato può essere definito come danno o ferita provocati durante un trattamento al paziente, conseguenza diretta degli atti compiuti dal personale sanitario, piuttosto che un effetto della stessa malattia1. I pericoli per la sicurezza dei pazienti comprendono gli errori durante la somministrazione di farmaci, le infezioni ospedaliere, l’esposizione a forti dosi di radiazioni.

Anche se gli errori umani hanno un certo peso, molti altri potrebbero essere evitati attraverso un trattamento preventivo centrato sugli aspetti organizzativi dei sistemi sanitari.

Vi è un numero sempre più crescente di prove che dimostrano che la ridotta presenza di personale è correlata al verificarsi di eventi negativi, quali le cadute dei pazienti, le lesioni causate da un prolungato allettamento, gli errori nella somministrazione dei farmaci, le infezioni nosocomiali, i ricoveri ripetuti che determinano degenze prolungate, la mortalità in aumento negli ospedali2. Tra i diversi fattori che incidono maggiormente occorre sottolineare il ridotto numero di personale e gli interventi mal condotti, dovuti ad una bassa motivazione o ad una formazione insufficiente.

L’assistenza sanitaria di scarsa qualità, infine, è causa di un numero non trascurabile di eventi indesiderati con conseguenze economiche rilevanti per i sistemi sanitari.

Posizione adottata nel 2002.

Prese di posizioni attinenti:

·  Il governo della pratica infermieristica

·  La protezione del titolo di “infermiere”

·  Il personale ausiliario e di supporto.

Pubblicazioni dell’I.C.N.:

·  La sicurezza dei pazienti, Documento di informazione dell’AMPS (2001).

 

I servizi sanitari accessibili, finanziati da fondi pubblici

La presa di posizione dell’I.C.N.
L’I.C.N. e le Associazioni nazionali infermieristiche membri sostengono la realizzazione di sistemi sanitari nazionali affinché forniscano un insieme di servizi essenziali, stabiliti per ogni paese, comprendendo sia quelli preventivi sia quelli curativi.

Nei casi in cui tali servizi non siano finanziati da fondi pubblici, l’I.C.N. ritiene che i governi debbano realizzare almeno i servizi essenziali per i gruppi più vulnerabili.

I servizi sanitari devono essere determinati in funzione dei bisogni di ogni paese. Dovrebbero inoltre equilibrare l’efficienza e la convenienza1 con la qualità, nel quadro delle risorse disponibili.

L’I.C.N. sostiene gli sforzi delle Associazioni nazionali infermieristiche affinché possano incidere sulla realizzazione di una politica pubblica basata sulle priorità sanitarie, presenti nelle diverse nazioni, nonché sul rispetto dei principi di equità, di accessibilità dei servizi essenziali, di efficienza (compresa la produttività), di convenienza1 e di qualità dell’assistenza.

L’I.C.N. promuove la formazione infermieristica nella direzione e nella gestione dei servizi per preparare i professionisti a ricoprire una vasta gamma di ruoli e responsabilità. L’I.C.N. sostiene l’impegno delle Associazioni nazionali infermieristiche affinché si assicurino che i governi, attraverso le loro politiche, non riducano i fondi pubblici destinati alla formazione della professione infermieristica.

L’I.C.N. e le Associazioni membri sostengono i principi che orientano l’assistenza sanitaria di base per promuovere la realizzazione e l’accessibilità dei servizi sanitari essenziali ad un costo che le comunità nazionali possono sostenere.

Per assicurare servizi accessibili, convenienti1 e di qualità, occorre applicare principi di regolazione, norme e meccanismi appropriati, rivolti sia ai servizi pubblici sia a quelli privati.

I sistemi formativi infermieristici dovrebbero continuamente aggiornarsi affinché i professionisti siano preparati per rispondere ai bisogni sanitari in continua evoluzione. Il servizio sanitario costituisce una risorsa vitale per ogni nazione. L’obiettivo principale di ogni paese deve essere la realizzazione del miglior livello possibile di salute per la sua popolazione, nell’ambito delle risorse disponibili.

L’I.C.N. e le Associazioni nazionali infermieristiche devono realizzare reti di comunicazione efficaci tra le parti interessate per verificare che l’allocazione delle risorse e i servizi disponibili corrispondano ai bisogni e alle priorità delle popolazioni, per contribuire alla promozione dell’assistenza sanitaria di base e per valutare qualità e costi.

La realizzazione di questi obiettivi è resa particolarmente difficile in quanto si rileva:

  • l’aumento della domanda di servizi sanitari dovuto alla tipologia e alla quantità dei problemi sanitari presenti, all’invecchiamento della popolazione e alle sue crescenti aspettative;
  • l’aumento dei costi dei servizi sanitari, spesso associato alla scarsità di risorse e ad un crescente utilizzo di tecnologie avanzate e costose;
  • l’utilizzo inadeguato delle risorse disponibili a causa di pianificazioni e gestioni inefficienti.

La riforma del sistema sanitario, avviata in molti paesi, si pone come obiettivo la risoluzione di questi problemi con implicazioni rilevanti sia per la componente pubblica sia per quella privata.

Posizione adottata nel 1995 e aggiornata nel 2001.

Prese di posizioni attinenti:

·  La promozione del valore e della convenienza dei servizi infermieristici.

Pubblicazioni dell’I.C.N.:

·  La nozione di rapporto costo/efficacia nei servizi sanitari, Ginevra, I.C.N., 1993

·  I costi dell’assistenza infermieristica, Ginevra, I.C.N., 1993.

 

L’assistenza infermieristica e lo sviluppo

La presa di posizione dell’I.C.N.
Essendo promotore dello sviluppo stabile in quanto condizione che favorisce la salute delle comunità, l’I.C.N. collabora, in particolare, con le organizzazioni incaricate dell’assistenza sanitaria ed infermieristica per identificare i bisogni sanitari delle popolazioni. A livello strategico, l’I.C.N. si impegna per consentire agli infermieri di elaborare e realizzare, per il proprio ambito di competenza, gli obiettivi che tengono conto dei bisogni locali, delle condizioni socio-politiche, demografiche ed economiche, unitamente al contesto culturale locale.

L’I.C.N. investe le sue risorse in modo tale da poter produrre il massimo beneficio in ambito sanitario ed infermieristico. Apporta il suo sostegno agli approcci locali convenienti1, orientati allo sviluppo dei sistemi sanitari, attenti all’erogazione di trattamenti equi e alla sicurezza dei professionisti sanitari. Per quanto concerne l’assistenza infermieristica, l’I.C.N. mette l’accento sul potenziamento delle Associazioni nazionali infermieristiche affinché accrescano la loro indipendenza e siano in grado di aiutare le altre.

L’I.C.N. propone, per il raggiungimento di questi obiettivi, il metodo “a cascata”, secondo il quale, in cambio dell’aiuto fornito, le Associazioni ne aiuteranno altre, in modo analogo. Questo comporta l’assumersi responsabilità e il creare condizioni propizie per lo sviluppo, a livello locale, avendo come riferimento i principi di giustizia, equità, non discriminazione, trasparenza e flessibilità.

L’I.C.N. è favorevole a politiche e strategie di sviluppo che permettano:

  • l’aumento di risorse e, nel contempo, il raggiungimento di una prosperità sufficiente per migliorare la salute e il benessere, la riduzione delle disuguaglianze in campo sanitario, la presenza di servizi accessibili,
  • il rafforzamento della capacità dei bambini e delle donne di controllare la loro vita e le condizioni in cui vivono,
  • la collaborazione multidisciplinare ed inter-settoriale,
  • la protezione dell’ambiente naturale,
  • il sostegno allo sviluppo di infrastrutture nell’ambito sanitario,
  • il supporto ai gruppi affinché possano autogestirsi ed aiutare altri a farlo.

Le informazioni di base
La visione dell’I.C.N. è quella di un mondo sano in cui l’accesso ai servizi sanitari sia un diritto fondamentale della persona. L’I.C.N. lavora, con i governi e le organizzazioni nazionali ed internazionali, per aiutare le popolazioni a raggiungere un livello di salute che consentirà loro di condurre la vita socialmente ed economicamente produttiva.

L’I.C.N. vede lo sviluppo come un processo che consente la creazione di condizioni grazie alle quali le popolazioni soddisfacciano le esigenze del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le loro2. A nostro avviso, lo sviluppo stabile consentirà la creazione di un contesto nel quale gli individui, i gruppi e le comunità hanno accesso alle risorse, alle opportunità ed esercitano i loro diritti, in modo da creare le infrastrutture necessarie.

Il potenziamento della professione infermieristica è essenziale per migliorare la salute a livello mondiale. Sulla base del suo mandato – rappresentare la professione nel mondo, promuovere la professione e influenzare le politiche sanitarie – l’I.C.N. si impegna affinché i sui programmi e le sue iniziative siano rivolti verso la leadership professionale efficace, l’integrazione, la flessibilità, la collaborazione fattiva.

Posizione adottata nel 2000.

 

 

 

 

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      In questa nuova area, sono inserite le Dichiarazioni di Posizione (Position Statement) dell'I.C.N. Se vuoi vedere i documenti originali (molti sono disponibili oltre che in inglese anche in spagnolo e francese) vai sul sito I.C.N. 

       

      Traduzioni a cura di: Monica Bianchi, Angela Lolli, Piera Sisti

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